Molto spesso chi scala incappa in problemi che derivano per lo più da sovraccarico e talvolta in traumi acuti. Un carico eccessivo su un tessuto, come ad esempio un muscolo o un tendine, può portare a un infortunio. Non è saggio sottovalutare i segnali che il nostro corpo ci manda, aspettando per mesi che se ne vadano da soli, perché purtroppo spesso questo non succede. Con l’esperienza nella pratica sportiva, si impara a riconoscere un dolore muscolare da allenamento (hai mai sentito parlare di DOMS? Delayed Onset Muscle Soreness) e un dolore che dobbiamo interpretare piuttosto come un allarme per una situazione potenzialmente pericolosa o un danno già avvenuto.
Dopo aver individuato il problema, lo si affronta riducendo momentaneamente, se necessario, il carico di lavoro (volume, frequenza e intensità di allenamento) mentre al contempo si lavora per aumentare la capacità di quel tessuto di gestire il carico di lavoro che gli stiamo domandando. Questo è un punto cruciale: spesso uno sportivo che incorra in un trauma, al massimo si limita a fare un po’ di riposo. Purtroppo, non solo il riposo a volte non serve a risolvere il problema, ma in più lo espone ulteriormente al rischio di farsi ancora più male quando riprende la sua attività.
Il primo appuntamento è in gran parte dedicato alla valutazione del tuo problema, includendo tutti gli aspetti delle tue abitudini sportive e di vita quotidiana che possano influenzarlo.